dal 1946

La storia della Sestese è fatta di persone straordinariamente normali che hanno scritto pagine indelebili. È una storia di passione per lo sport e per il calcio che sovente si è intrecciata indissolubilmente con le vicende della sua città. Una storia di cuore, di volontà, di coraggio, di determinazione, di impegno, di solidarietà, di sudore, di grandi vittorie e di cuocenti sconfitte, di cui Brunello Tazzi, oggi dirigente in carica con la più lunga militanza nel club, ne incarna l’essenza e il senso di appartenenza.

La fine della Seconda guerra mondiale aveva lasciato in eredità macerie, distruzione e miseria.

L’Italia post-bellica era un Paese che cercava di rinascere e il calcio era uno svago al quale appassionarsi per tornare alla normalità. Nel 1946 i militari Alleati giravano ancora per le strade di Sesto e lo stesso campo sportivo era adibito a deposito di materiali, benzina e vettovagliamento.

In un clima in cui la voglia di rinascita era più forte di ogni altra cosa, si costituì l’Associazione Calcistica Sestese. 

I primi contatti fra amici e appassionati iniziarono nel settembre del ‘44 e portarono alla nascita del club due anni più tardi. Il primo presidente fu il “ragionier” Luciano Giachetti un uomo preciso, attento ai conti, diligente, accurato, inflessibile e distinto che più tardi sarebbe diventato Direttore Sportivo della Fiorentina con la quale vinse uno storico scudetto.

Le prime partite si giocarono sul campo di Doccia e nel giro di pochi anni la Sestese salì dalla Propaganda fino alla Promozione. I tifosi la seguivano dovunque utilizzando un automezzo dei Vigili del Fuoco riadattato a pullman che partiva da via Cavallotti davanti al bar Novecento.

Dopo l’addio di Giachetti, il club fu presieduto da una Commissione Straordinaria a cui fece seguito la presidenza di Marcello Biagiotti, l’uomo che per trent’anni, dal 1954 al 1983, ha guidato la Sestese e per 20 ne è stato il Segretario. In altri termini Marcello Biagiotti è stato semplicemente “la Sestese”.

Con lui la Sestese ha attraversato con successo i mutamenti del calcio e non solo, e quando nel 1983 concluse la sua esperienza di Presidente si intuì che qualcosa di importante era cambiato. Fu così che il club si aprì al mondo dell’imprenditoria e nominò Presidente Loriano Serchi al quale succedettero Paolo Palmieri e Giacomo Sarri.

Fu proprio nel magazzino della ditta di Paolo Palmieri che prese forma e corpo la Sestese che nel giro di pochi anni avrebbe conquistato la Coppa Italia sotto la presidenza di Sarri, e sarebbe volata dalla seconda categoria all’Interregionale (Serie D).

Furono 6 anni intensi, ricchi di trionfi durante i quali la Sestese sfiorò anche l’approdo in Serie C, a cui seguì un naturale periodo di transizione gestito da Mauro Pratesi che ebbe il ruolo anche di fare crescere Filippo Giusti.

La nuova svolta, dopo quella del 1983, avvenne nel 1996 quando a soli 29 anni Filippo Giusti diventò Presidente e la Sestese iniziò l’ascesa ai vertici del calcio giovanile italiano conquistando negli ultimi 23 anni, 2 titoli Nazionali con Giovanissimi e Allievi e 24 titoli regionali. Una vera e propria “golden age” rossoblu che porta le firme anche di Giovanni Giordani e di Matteo Melani attuale presidente del club.